The Federazione Abruzzese del Michigan, Clinton Township, community of Italian Americans

25 APRILE: FESTA DELLA LIBERAZIONE – OGGI, COME ALLORA

OGGI, COME ALLORA

Per noi italiani il 25 aprile è un messaggio di libertà e di democrazia.
Un messaggio che dura nel tempo. Esso, inoltre, ci ha riconciliato con i paesi progrediti, dove milioni di italiani hanno ricostruito le loro vite.

Oggi ci aspetta una nuova liberazione: dall’aggressione della pandemia alla nostra vita, dalla mancanza di lavoro per i giovani, dalla solitudine dei nostri anziani.

Lottando insieme ce la faremo. Come allora.

Francesca La Marca

HO SOLLECITATO IL RITORNO ALLA NORMALE ATTIVITÀ DI TRASMISSIONE IN ITALIA DELLE PRATICHE DI PENSIONE DEI NOSTRI CONNAZIONALI NEGLI STATI UNITI

“A seguito del grave rallentamento dell’attività di trasmissione in Italia delle pratiche di pensione da parte dell’Ufficio della Security Administration of International Operation di Baltimora (USA), ho rappresentato all’ Ambasciatore Armando Varricchio la situazione di grave disagio che si è venuta a creare per gli interessati e per le organizzazioni di Patronato che li assistono. Dopo una stasi di circa un anno nell’invio delle pratiche ai terminali italiani, infatti, ora l’attività è ripresa a ritmi purtroppo ancora molto lenti.L’Ambasciatore mi ha dato una cortese e sollecita risposta sottolineando che la situazione è dovuta prima al prolungato lockdown imposto dalle autorità locali americane e attualmente dalle limitate turnazioni di personale, autorizzato al lavoro a distanza.

L’Ambasciatore Varricchio, comunque, mi ha assicurato che la nostra Ambasciata a Washington continuerà a “seguire la situazione con la massima attenzione” e io stessa cercherò di fare la stessa cosa, sulla base delle informazioni che mi arriveranno dagli interessati e dagli operatori di Patronato”.


On./Hon. Francesca La Marca, Ph.D.
Circoscrizione Estero, Ripartizione Nord e Centro America
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LA MARCA (PD): HO INCONTRATO ALLA FARNESINA IL MINISTRO DI MAIO PER PARLARE DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO NELLA STRATEGIA DEL NUOVO GOVERNO

“Martedì 2 marzo ho incontrato il Ministro degli esteri, On. Luigi Di Maio, che con grande cortesia si è reso disponibile nonostante la fitta agenda di lavoro in questa fase di ripresa dell’azione di governo.

Con il Ministro ho avuto inizialmente uno scambio di vedute sullo stato di sperimentazione del CETA, l’accordo di libero scambio tra l’Europa e il Canada, che deve essere ancora ratificato dai parlamenti dei singoli stati dell’UE, e sulla vicenda dei “due Michael”, vale a dire dei due cittadini canadesi trattenuti dalle autorità cinesi per ritorsione al fermo della direttrice finanziaria di Huawei, Meng Wanzhou, ordinato dalla magistratura. Su entrambe le questioni il Ministro ha promesso la sua attenzione e il suo interessamento.

La ragione principale dell’incontro, comunque, è stata quella di reinquadrare nell’attività del nuovo governo gli interventi per gli italiani all’estero, a partire da quelli di maggiore sensibilità, riguardanti il miglioramento dei servizi consolari ai connazionali e alle imprese e la ripartizione tra i ministeri interessati del Fondo per la promozione della lingua e della cultura italiana nel mondo, rifinanziato di 132 milioni per il prossimo triennio, dopo l’esperienza positiva degli anni precedenti.

Circa i servizi consolari, che sono ormai a un limite non più sostenibile, anche per le pesanti limitazioni imposte dalla pandemia, ho chiesto insistentemente che il settore della pubblica amministrazione all’estero sia incluso nel piano di riforme previsto per la pubblica amministrazione e per lo sviluppo della digitalizzazione annunciato dal Governo Draghi, esaminando tutte le possibili connessioni con il Recovery Plan.

Per quanto riguarda il Fondo lingua e cultura, la mia sollecitazione è stata quella di procedere al più presto, dovendo il MAECI fare la proposta iniziale di ripartizione, in modo da ristorare le voci di spesa che compongono l’offerta culturale dell’Italia nel mondo. Il capo della Farnesina ha ribadito la sua sensibilità verso questa esigenza.

Ringrazio sentitamente il Ministro Di Maio per la sua cortesia e per l’attenzione prestata alle questioni da me sollevate e mi riservo di continuare a seguire lo sviluppo delle cose in eventuali nuove occasioni di incontro e di dialogo”.

6 OTTOBRE 2020 LA MARCA (PD): CON IL DECRETO “ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE” L’ITALIA È PIÙ GIUSTA, PIÙ SICURA E PIÙ UMANA

Da ieri i cosiddetti “Decreti Sicurezza”, voluti e usati da Salvini come strumento di propaganda permanente e come arma di chiusura ed esclusione verso chi era costretto ad abbandonare il suo paese, rischiando la vita in viaggi senza tutele e talvolta senza speranza, non esistono più.

Al loro posto il Governo ha approvato un nuovo provvedimento che non a caso si chiama “Accoglienza e integrazione”. Con esso vengono sanate le lesioni del diritto internazionale e dei principi costituzionali già evidenziate dal Presidente Mattarella ed eliminata la persecuzione delle ONG impegnate a salvare vite umane, alle quali, senza atteggiamenti lassisti, si danno regole precise di azione e di rapporto con le autorità marittime.

Si supera l’atteggiamento persecutorio che aveva messo per strada centinaia di migliaia di persone, in regola con la vecchia normativa, con beneficio della sicurezza e della salute personale e collettiva. Soprattutto, si ripristina la rete locale di accoglienza tramite gli SPRAR, che aveva dato buone prove, e si riaprono le attività di integrazione dei migranti in regola, recuperando anche decine di migliaia di posti di lavoro per gli italiani in esse impegnati.

Come eletti all’estero, avevamo sollecitato la Ministra Lamorgese a superare anche i vulnus che i Decreti Salvini avevano introdotto a danno degli italiani all’estero in materia di cittadinanza per matrimonio e di targhe automobilistiche estere. I l nuovo Decreto dà una risposta parziale, abbassando da 4 a 3 anni i termini di definizione delle pratiche di cittadinanza. Sugli altri aspetti resta il nostro impegno quando se ne parlerà alle Camere.

L’Italia, dunque, su questo delicato versante, da ieri non è meno sicura, ma certamente più giusta, più solidale, più umana.

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LA MARCA (PD): CHIESTA ALL’INPS LA SOSPENSIONE DELLA CAMPAGNA CEV PER NON ESPORRE ANZIANI E OPERATORI AL RISCHIO DI CONTAGIO

“L’Istituto per la previdenza sociale (INPS) ha aperto in questi giorni la campagna per l’accertamento in vita degli oltre 331.000 pensionati italiani all’estero, dopo che lo stesso Istituto aveva spostato i termini di alcuni mesi per le difficoltà insorte a seguito della pandemia.

È abitudine dei nostri anziani, appena ricevuto l’avviso di accertamento, di riversarsi negli uffici dei patronati e avviare le procedure di certificazione che comportano la presenza fisica degli interessati presso consolati, enti locali, notai, istituti bancari e stazioni di polizia.

Per la persistenza di una grave situazione di contagio soprattutto nei paesi del Nord, Centro e Sud America e per la nuova fiammata pandemica che si registra in Europa si è diffuso un grande e giustificato allarme tra gli anziani e tra gli operatori di patronato per i gravi rischi ai quali una tale operazione li espone.

Per questo, assieme ai colleghi deputati Schirò, Ungaro e Carè e ai senatori Garavini e Giacobbe, ho scritto al Direttore generale dell’INPS Dott. Gabriella Di Michele per sollecitare la sospensione della campagna CEV fino al superamento della pandemia, chiedendo nello stesso tempo un incontro per motivare meglio le ragioni di tale richiesta ed esaminare anche eventuali soluzioni alternative.

Nel nostro messaggio chiediamo a tutti un atto di responsabilità e buon senso. La salute e la vita dei nostri anziani e degli operatori che prestano un prezioso servizio ai connazionali deve venire prima di qualsiasi altra pur legittima considerazione”.


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